Appuntamento per venerdì 7 e sabato 8 novembre 2014 ad Almese dove si svolgerà il Convegno nazionale Grandi opere, controlli, comunità locali.
Il convegno è organizzato da Controsservatorio Valsusa in collaborazione con Arci, Associazione nazionale Giuristi democratici, Centro studi Sereno Regis, Laboratorio civico Almese, con il patrocino del Comune di Almese e Pro Natura e si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 7 novembre a partire dalle ore 16 presso i locali del Centro Studi Sereno Regis in Via Garibaldi 13 a Torino e nella giornata di sabato 8 presso l'Auditorium Cav. M. Magnetto di Almese con una sessione mattutina a partire dalle ore 9.30 e una pomeridiana alle 14.30.
Il convegno vanta tra i numerosi relatori magistrati come Paolo Maddalena e Livio Pepino, il Segretario del Tribunale Permanente dei Popoli Gianni Rognoni, tecnici ed esperti come Gian Vito Graziano, Ivan Cicconi e Guido Viale, docenti universitari e rappresentanti dei movimenti dei cittadini che da anni sono impegnati nel denunciare la dannosità del sistema delle grandi opere con un'opposizione radicata sui territori.
Questo convegno si inserisce nel percorso avviato dal Controsservatorio Valsusa, unitamente a un folto gruppo di sindaci e amministratori delle valli di Susa e Sangone, che ha portato alla decisione del Tribunale Permanente dei Popoli di aprire un procedimento per appurare "le finalità e l’effettività delle procedure di consultazione delle popolazioni coinvolte e l’incidenza sul processo democratico" esaminando il caso Valsusa ed altri simili nel panorama internazionale.
“Sarà l'occasione per tutti i cittadini per conoscere, con un profilo altamente scientifico, quali sono i rischi che il sistema delle grandi opere porta con sé, sia dal punto di vista dei controlli, dei costi, dei danni ambientali, dei rischi di infiltrazioni mafiose” ha dichiarato il Vice Sindaco di Almese con delega all'Ambiente e Territorio Claudio Piacenza, “Il convegno, che abbiamo l'onore di ospitare e a cui il Comune ha dato il suo Patrocinio, vuole far luce sui dati e sui fatti, al di là delle etichette che troppo spesso i media hanno messo su una vicenda, come quella del Tav in Val di Susa, che ha impedito alla maggioranza di conoscere davvero quali sono i rischi per la popolazione e quali sono le conseguenze di un modello di infrastrutture come quello delle cosiddette grandi opere. Non sarà questo un convegno per gli addetti ai lavori ma uno spazio dedicato a tutti per capire davvero qual è la posta in gioco senza semplificazioni e slogan”