Non intendevano attentare alla vita o all'incolumità delle persone presenti nel cantiere.
Lo si legge nelle motivazioni della sentenza con cui i giudici lo scorso 17 dicembre avevano condannato alcuni attivisti No Tav per l'attacco al cantiere della Torino-Lione del maggio 2013.
In Val Susa non si vive una situazione di allarme da parte della popolazione, si legge nella sentenza, e nessuna delle manifestazioni violente compiute ha inciso sugli organismi statali interessati all'opera.
Assalto Tav: non fu terrorismo
I giudici nelle pagine che motivano la sentenza del 17 dicembre chiariscono perché hanno accolto solo alcuni dei capi d’imputazione
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