La sua propriatria, Raffaella Marcolini, nel suo testamento aveva espresso il desiderio di lasciare il castello al Fondo per l'Ambiente Italiano, ma fino ad oggi non era arrivata nessuna notizia dalla fondazione.
I cittadini della ValSusa, raccolti in un comitato spontaneo, avevano espresso la necessità di intervenire con una raccolta firme che è stata uno dei punti che ha probabilmente influenzato la decisione della fondazione che lunedì 19 gennaio ha deliberato l'intenzione di partecipare al restauro e alla valorizzazione di questo importante edificio.
Ora è allo studio un progetto di sussidiarietà tra pubblico e privato per recuperare l'edificio, che si trova in pessime condizioni, e valorizzarlo.