UFFICIALE – Carrelli a pagamento: da ottobre metti la monetina e se la tengono | Aggiunta la tassa supermercati

Carrello a pagamento (web) - Valsusanews.it
La spesa al supermercato è, per la stragrande maggioranza degli italiani, un appuntamento fisso che scandisce la settimana o il mese. Ora, con questa novità sui carrelli sarà tutto diverso.
Che si tratti della maxi-spesa del sabato o della toccata e fuga quotidiana, l’organizzazione casalinga dipende spesso da questi enormi negozi.
Per i lavoratori, significa ottimizzare il tempo libero, evitando di sacrificare i preziosi weekend tra gli scaffali. Per chi preferisce le piccole spese giornaliere, è un modo per alleggerire i sacchetti e godersi una passeggiata.
E non dimentichiamo le persone anziane, per cui il supermercato è spesso un momento cruciale di socialità.
Purtroppo, però, un’ombra si sta allungando su questa abitudine, ed è una notizia che ha il potenziale di scontentare tutti i consumatori.
La moneta rimane a loro
La moneta nel carrello, al suo debutto, non fu accolta con entusiasmo, ma l’idea di una “perdita economica transitoria” – il tempo di fare la spesa e riavere indietro il proprio euro – finì per farla accettare. Come sapete, per sbloccare il carrello è sufficiente inserire una moneta (da €0,50, €1 o €2) nell’apposito vano, permettendo così di fare la spesa in tutta comodità. Tuttavia, dal prossimo mese di ottobre, questa routine subirà un inaspettato aggravio economico per molti.
Ebbene sì, perché, per tantissimi, le monete inserite nei carrelli non verranno più restituite ai legittimi proprietari. La situazione sta generando allarme tra i consumatori, che vedono in questo un potenziale aumento dei costi, quasi una nuova “tassa supermercati” camuffata da inconveniente. Una notizia del genere può apparire decisamente strana e quasi impossibile da credere. Eppure, è una realtà con cui i cittadini dovranno fare i conti. La motivazione è, in effetti, molto facile da spiegare e, con un po’ di attenzione, potrebbe essere intuita anche senza una spiegazione esplicita: il problema risiede nella tipologia di moneta che si inserisce. Vediamolo meglio nel dettaglio.
Bisogna stare attenti
Quando si sblocca il carrello, bisogna stare molto, ma molto attenti al tipo di valuta utilizzata. Se si sceglie una moneta “giusta,” la meccanica del carrello consentirà di riaverla indietro una volta riagganciato. Tuttavia, se si commette l’errore di immettere una moneta errata od obsoleta, questa resterà bloccata in modo permanente.
Pensiamo, ad esempio, all’errore di inserire una vecchia 500 lire al posto della moneta da €1: in quel caso, non si potrà più riavere indietro il proprio “deposito”. Per i supermercati, incassare queste monete bloccate non è certo un danno, anzi. Per il consumatore, però, l’errore si traduce in una perdita secca, e con l’avvicinarsi di ottobre, l’appello è di prestare la massima attenzione per evitare di regalare, involontariamente, la propria moneta al carrello e, di conseguenza, al supermercato.