Torna la LEVA MILITARE in arrivo le lettere per tutti i giovani italiani | Non si ha nessuna possibilità di rifiutare

Leva militare (web) - Valsusanews.it

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Migliaia di giovani potrebbero presto ricevere una comunicazione che cambierà drasticamente i loro piani futuri.

Una notizia che risuona come un tuono, riportando indietro le lancette della storia italiana.

L’obbligo sembra riemergere dall’ombra di una legge mai davvero spenta, ma solo messa in pausa.

Dimenticate l’idea di poter scegliere: in questo scenario, il rifiuto non è contemplato.

Cosa sta succedendo e in quali circostanze l’obbligo di servire la Patria potrebbe tornare a bussare alla porta di casa?

La Sospensione non è Abolizione

È un dettaglio tecnico, ma fondamentale: la leva militare in Italia è stata sospesa nel 2005, ma non abolita del tutto. Questo sottile ma cruciale distinguo significa che, benché i giovani non siano più chiamati regolarmente, la legge continua a prevedere la possibilità di un richiamo in situazioni straordinarie. L’obbligo, che a molti sembrava solo un ricordo storico, resta nero su bianco: in caso di guerra o di una grave emergenza nazionale, la mobilitazione potrebbe essere riattivata. Questo dovere ha radici profonde. La Costituzione italiana, all’articolo 52, non lascia spazio a interpretazioni: parla del “sacro dovere” di difesa della Patria e afferma che il servizio militare è obbligatorio nei limiti stabiliti dalla legge. A questo si aggiunge la posizione geopolitica dell’Italia come membro della NATO, vincolata al principio di “difesa reciproca” previsto dall’articolo 5 del trattato, che può chiamare il nostro Paese a intervenire in supporto di un alleato aggredito.

Qualora si rendesse necessario ricorrere alla mobilitazione, l’ordine di chiamata non sarebbe rifiutabile, come ribadito dall’articolo 52 della Costituzione: chi ne è destinatario deve rispondere secondo i modi e limiti stabiliti dalla legge. Ma chi verrebbe coinvolto per primo? La chiamata partirebbe innanzitutto dalle forze armate e dell’ordine (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza). Successivamente, se le necessità lo richiedessero, si passerebbe agli ex militari congedati da meno di cinque anni. Solo come misura di estrema necessità, si potrebbe ricorrere ai civili di età compresa tra i 18 e i 45 anni, purché giudicati idonei da commissioni mediche (con esclusione per categorie come le donne in gravidanza).

Leva militare (web) - Valsusanews.it
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L’Italia e lo scenario europeo

La leva obbligatoria, introdotta in Italia nel 1875, ha avuto un percorso storico lungo, ma il nostro Paese oggi non è l’unico ad affrontare la questione. In Europa, esistono Paesi che mantengono la leva obbligatoria (come Finlandia, Austria, Estonia, Svizzera e Turchia), altri che hanno forme miste e altri ancora che la prevedono solo, proprio come l’Italia, in casi straordinari.

In sintesi, la legge sulla leva non è morta, ma dormiente. La sua riattivazione è a emergenze nazionali di gravità eccezionale e ogni operazione di mobilitazione richiederebbe atti legali precisi e il rispetto delle procedure, rassicurando che, per ora, la temuta lettera di richiamo non è in arrivo.