TARI, da ottobre scatta il doppio pagamento | Devi portare il documento completo o ti scalano i soldi immediatamente

Tari, tassa sui rifiuti

Tari (Depositphotos) Valsusanews.it

Un nuovo meccanismo burocratico rischia di colpire i cittadini. Da ottobre, doppio pagamento TARI: cifre spropositate, come difendersi.

Ti trasferisci, cambi casa, aggiorni documenti e pensi che tutto sia concluso.

Poi, all’improvviso, arriva una comunicazione che ti sorprende.

Non si tratta di una bolletta in ritardo, ma di un pagamento che non ti aspetti.

In questi mesi, sempre più persone hanno ricevuto richieste inaspettate. Cifre alte, scadenze immediate, avvisi che parlano di un presunto doppio versamento. Come difendersi?

Il rischio di trovarsi con due conti da pagare

Da ottobre la tensione è cresciuta tra chi ha venduto, affittato o cambiato residenza. Molti si sono trovati a ricevere comunicazioni che parlano di somme aggiuntive da versare, anche a distanza di anni dal trasferimento. Il paradosso è che in alcuni casi i cittadini hanno seguito ogni procedura, consegnato i documenti richiesti e firmato tutti i passaggi. Nonostante ciò, si sono visti recapitare avvisi di mancato pagamento riferiti a immobili che non possiedono più.

Il timore è concreto: l’idea che, oltre a tutte le spese per la casa, da ottobre si debba affrontare un ulteriore onere burocratico. Una doppia voce di spesa che coglie di sorpresa anche chi pensava di aver chiuso i conti con il passato.

TARI, doppio pagamento
Tari, tassa sui rifiuti (Canva) Valsusanews.it

Cosa cambia per i proprietari di casa

Dietro questa ondata di avvisi c’è la Tari, la tariffa sui rifiuti. Un pagamento che ti segue ovunque anche se vendi casa. Questo perché il cambio di residenza non avviene in modo automatico bloccando la Tassa. Bisogna ricordarsi di comunicarlo direttamente ad Ama, la società che gestisce il servizio di raccolta indifferenziata. Chi non lo fa rischia di ricevere cartelle esattoriali che possono riguardare anche gli anni successivi alla vendita dell’abitazione o al trasferimento. Questo inconveniente è già avvenuto. Una signora, dopo aver venduto casa si è vista chiedere oltre 2400 euro per periodi successivi al passaggio di proprietà. Mentre per un altro proprietario è andata meglio, in quanto ha  ottenuto l’annullamento delle cartelle grazie alla conoscenza della legge che regola queste pratiche. La normativa, infatti, stabilisce che chi non possiede più un immobile non deve pagare la Tari, evitando così la cosiddetta “duplice imposizione di pagamento”.

Per difendersi, è fondamentale conservare tutti i documenti relativi a vendite e cambi di residenza e utilizzare la procedura di autotutela disponibile sul sito di Ama. Nel 2024, su circa 28mila richieste, quasi il 70% è stato accolto, con cartelle cancellate o corrette. Una precauzione che può fare la differenza evitando di pagare la TARI per un immobile di cui non si è più proprietari.