RINNOVO PATENTE, addio alla commissione medica, dopo i 75 te la tolgono e vai a piedi | Un vero dramma per molti

Patente esame

Patente esame (Depositphotos) Valsusanews.it

Un servizio sospeso, mesi di attesa e nessuna risposta: così molti anziani rischiano di restare senza patente e senza libertà.

C’è chi, dopo una vita al volante, si ritrova d’un tratto fermo.

Non per colpa di una multa o di un incidente, ma della burocrazia.

Pratiche bloccate, appuntamenti fantasma, uffici che chiudono senza preavviso.

E una generazione di anziani che, improvvisamente, non può più muoversi.

Una sospensione che paralizza

In Italia, per molti automobilisti over 75, il rinnovo della patente è diventato un percorso ad ostacoli. Chi è affetto da patologie croniche o ha limitazioni fisiche deve infatti sottoporsi al giudizio della Commissione medica locale, una procedura che già di per sé è lunga e costosa. Ma quando la Commissione non esiste più, la situazione diventa surreale.

In molte città, le attività delle Commissioni sono state sospese o rallentate per mancanza di personale e dimissioni improvvise. Nel frattempo, chi aveva già prenotato la visita si trova senza alternative: la patente scade, e con essa la possibilità di spostarsi, accompagnare un familiare o semplicemente mantenere una vita autonoma. Per chi vive in piccoli centri o ha problemi di salute, questa sospensione equivale a una condanna. Si resta “a piedi” non solo nel senso letterale, ma anche simbolico: l’indipendenza viene meno, e il quotidiano si riduce a un’attesa infinita.

Patente rinnovo più difficile
Patente rinnovo più difficile (Canva) Valsusanews.it

Il caso di Cassino: “Mi hanno lasciato senza patente e senza risposte”

A denunciare la gravità della situazione è Giuseppe Cusano, 80 anni, invalido e sotto ossigenoterapia. La sua patente è scaduta il 18 aprile, e da allora è bloccato. “Avevo prenotato la visita per novembre, racconta, ma la Commissione medica della ASL di Cassino è stata sospesa. Ora non posso più guidare, non so come muovermi. Ho speso più di 150 euro tra visite e documenti, ma tutto è fermo”. Cusano non è un caso isolato. A Cassino, la Commissione medica per il rinnovo patenti è sospesa “a data da destinarsi” a seguito delle dimissioni del presidente, come confermato dalla ASL di Frosinone. “L’Azienda – spiegava la nota del 12 ottobre – ha avviato l’iter per costituire una nuova Commissione e ripristinare il servizio quanto prima”. Peccato che, settimane dopo, nulla sia cambiato.

Il consigliere comunale Edilio Terranova, capogruppo della lista Salera Sindaco, denuncia la mancanza di risposte: “Ogni giorno riceviamo chiamate da cittadini anziani o invalidi che non sanno come fare. È un problema serio, perché senza quella visita non si può ottenere il rinnovo. Servono risposte concrete, non promesse.” Nel frattempo, a Cassino cresce la frustrazione. Decine di persone attendono una data, un segnale, una proroga che restituisca almeno temporaneamente la loro libertà. Per molti, l’auto non è un lusso, ma l’unico modo per raggiungere l’ospedale, fare la spesa o incontrare un familiare. Un ritardo burocratico si trasforma così in un dramma umano. E mentre si discute di mobilità sostenibile e smart city, c’è chi, a ottant’anni, resta bloccato in casa ad aspettare che qualcuno rimetta in moto una Commissione.