Pensioni congelate, il Governo boccia la riforma | La Fornero vince: ti tiene alla scrivania fino alla tua morte: numeri folli

Pensioni congelate (Canva) Valsusanews.it
Nuovo Documento di finanza pubblica: la riforma delle pensioni sembra svanire. La Fornero resta, e l’età pensionabile sale. Cosa cambia.
Un’ombra si allunga sul futuro di milioni di lavoratori italiani.
I piani di riforma sembrano essersi dissolti, e ciò che doveva essere un nuovo inizio rischia di trasformarsi in un ritorno al passato.
Ogni anno l’età pensionabile avanza di qualche mese, mentre le speranze restano ferme.
C’è chi parla di “equilibrio dei conti”, di nuove riforme per le questioni previdenziali si teme il peggio, pensioni congelate o ridotte.
È davvero questo il prezzo della stabilità economica? Cosa sta cambiando per le pensioni e cosa aspettarsi per il futuro.
Il futuro sospeso: quando la pensione diventa un miraggio
Nel silenzio dei ministeri, tra tabelle e proiezioni, si gioca la partita del lavoro e della vecchiaia. Le aspettative di milioni di cittadini si infrangono contro una parola chiave: sostenibilità. A quanto pare, per tenere in ordine i conti pubblici bisogna rinunciare al diritto di fermarsi, almeno per ora.
La nuova manovra, infatti, non promette rivoluzioni. Le voci parlano di un freno sulla riforma previdenziale, di un piano che rimanda ancora una volta il cambiamento. Dietro le cifre dei bilanci si nasconde una realtà meno rassicurante: chi oggi sogna la pensione dovrà fare i conti con qualche mese, o anno, in più di lavoro. E mentre la politica celebra il rigore, cresce la sensazione che a pagare, come sempre, saranno i contribuenti.
Documento di finanza pubblica: conti stabili, pensioni ferme
Il governo Meloni ha dato il via libera al nuovo Documento programmatico di finanza pubblica, il Dpfp. Ufficialmente sostituisce la Nota di aggiornamento al Def, ma nella sostanza non porta le svolte che molti attendevano. Il testo, non ancora pubblicato integralmente, anticipa scenari di rigore: deficit al 3% del Pil, debito in discesa fino al 136,4% nel 2028, ma crescita ferma allo 0,5% nel 2025. Numeri che tranquillizzano Bruxelles, ma che congelano le speranze di riforma. Nessuna menzione alle pensioni tra le priorità del governo. L’attenzione si concentra su fisco, sanità e natalità, mentre il sistema previdenziale resta in sospeso.
Il blocco dell’aumento dell’età pensionabile, previsto per il 2027, costerebbe miliardi: una spesa che il bilancio nazionale non può sostenere. Così, la legge Fornero continua a dettare i tempi, con un adeguamento automatico alle speranze di vita che allontana sempre di più l’uscita dal lavoro. Solo alcune categorie, i lavoratori usuranti, potrebbero ottenere una deroga. Tutti gli altri, invece, dovranno attendere tre mesi in più prima di lasciare la scrivania. Opzione Donna rischia persino un inasprimento. Il costo per bloccare il meccanismo sarebbe enorme: fino a 4,7 miliardi nel 2028 e un debito in crescita di 15 punti di Pil entro il 2045. Il risultato è chiaro: la riforma delle pensioni è rimandata, la Fornero resta. E per molti italiani, la prospettiva di un vero riposo sembra ormai solo un lontano sogno economico.