Un’altra doccia fredda per l’occupazione in ValSusa: mercoledì infatti, la dirigenza dell’Azimut di Avigliana ha annuncio 95 licenziamenti, comunicazione che ha fatto immediatamente scattare uno sciopero di 5 ore dei dipendenti: i lavoratori, sono quindi usciti dai cancelli della fabbrica in corteo è hanno presidiato l’entrata per tutta la giornata. L’azienda ha replicato alle proteste che “Da un lato sono stati potenziati i cantieri dedicati agli yachts di grande dimensione, meno toccati dal calo della domanda, dall’altro, si è proceduto al trasferimento nello stabilimento di Avigliana di tutta la produzione di quelli sotto i 70 piedi, investendo in tecnologia e lanciando ogni anno nuovi modelli di successo, esportati in tutto il mondo. Per questi ultimi, tuttavia, l’andamento della domanda resta volatile e stagionale”. La Azimut afferma di aver cercato una trattativa coi sindacati “per la ricerca di una maggior flessibilità del lavoro. La risposta è sempre stata negativa ed è stata, inoltre, accompagnata dalla presentazione di una piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo assolutamente insostenibile”
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