Categories: Cronaca

M5S: sfinanziamento per la Torino Lione

I rappresentanti del M5S al Parlamento Europeo hanno consegnato a Violeta Bulc – Commissaria per i trasporti della Commissione Europea -, il Dossier di diniego al contributo per la TAV Torino Lione . Il titolo del documento è volutamente goliardico perché tale sono state sia la decisione del CIPE con cui è stato approvato il progetto della tratta comune italo-francese della Torino-Lione e, conseguentemente, anche il Dossier di Finanziamento presentato ieri in Europa dai due Governi. Non riusciamo a trovare altre definizioni per dei documenti che sono omissivi, fantasiosi, che citano numeri sbagliati e sembrano redatti da prestigiatori di professione. Nel sintetico Dossier in realtà sono elencate in modo puntuale – con tabelle e dati originali – le motivazioni per cui la UE non dovrebbe concedere alcun contributo per la tratta comune italo/francese della Torino Lione, in particolare sono elencate le motivazioni tecniche quali l’indeterminatezza dei costi e della relativa tratta, il crollo del traffico merci ferroviario e autostradale e la conseguente inesistenza di colli di bottiglia, l’incapacità dimostrata da parte italo/francese di saper spendere i soldi che l’Europa aveva già stanziato nel 2008 (prova ne è la perdita del 60% del contributo pari ad oltre 400 mln euro), l’apertura al traffico della seconda canna del tunnel autostradale del Frejus che di fatto cancella la presunta politica di trasferimento merci dalla gomma al ferro, la media di 30 mesi di ritardo su tutte le tappe del cronoprogramma, etc. Nel Dossier sono altresì elencate le motivazioni politco/sociali quali la contrarietà all’opera da parte della popolazione e delle amministrazioni, il fallimento del tentativo di far condividere l’opera da parte dell’Osservatorio dell’arch. Virano, l’inaccettabile militarizzazione del territorio e l’utilizzo della Magistratura per sedare gli oppositori. Infine sono stati elencati gli aspetti di ordine generale per cui non dovrebbe essere concesso alcun contributo ovvero il fatto che in Italia un km di Alta velocità costa da 6 a 9 volte rispetto agli altri paesi europei dove è stata realizzata e, molto importante, il fatto che l’Italia è il Paese europeo dove è più alto l’indice di corruzione percepita, come dimostrato dall’ultima indagine di Trasparency International. I rappresentanti M5S hanno manifestato al Commissario ai Trasporti la piena disponibilità a fornire tutte le informazioni necessarie al fine di promuovere una approfondita inchiesta da parte della UE, che parta proprio da quanto segnalato nel Dossier.

Redazione

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