Cronaca

Meana di Susa, due novità per famiglie e scuola: tariffe agevolate e tempo pieno

Meana di Susa introduce due iniziative destinate a rivoluzionare scuola e famiglie, con effetti concreti sul futuro dei bambini.

In un momento storico in cui l’istruzione è al centro del dibattito, ci sono territori che scelgono di agire concretamente.

Meana di Susa ha appena messo in campo due iniziative destinate a trasformare il percorso scolastico dei più piccoli e a semplificare la vita delle famiglie.

Quali sono le novità che stanno facendo parlare del paese valsusino?

La risposta non è immediata, ma merita di essere scoperta passo dopo passo. Ecco di cosa si tratta.

Quando un comune investe davvero sulla scuola

Non sempre i piccoli centri riescono a garantire un’offerta educativa in grado di competere con quella delle città più grandi. Spesso mancano risorse, servizi o strutture adeguate. Eppure, è proprio nei territori più raccolti che la scuola assume un ruolo cruciale: è il cuore della comunità, il punto d’incontro tra generazioni, il seme del futuro.

Meana di Susa ha deciso di andare oltre le difficoltà e di investire su due pilastri fondamentali: l’infanzia e la scuola primaria. Un doppio intervento che non si limita a potenziare l’organizzazione scolastica, ma tocca direttamente la quotidianità delle famiglie, rispondendo a bisogni concreti e favorendo l’inclusione. Il filo conduttore è chiaro: sostenere i genitori, valorizzare i bambini e creare un ambiente educativo moderno e sicuro.

Scuola iniziative (Canva) Valsusanews.it (1)

Le due iniziative che cambiano la vita delle famiglie

Le novità introdotte a Meana di Susa sono destinate a lasciare il segno. La prima riguarda i bambini dai 3 mesi ai 3 anni: grazie a una convenzione con l’Unione Montana Valle di Susa, le famiglie residenti possono accedere ai servizi dell’asilo nido comunale di Susa a tariffe agevolate, calcolate sull’indicatore ISEE. Un passo che rende l’educazione della prima infanzia più accessibile e contribuisce a conciliare meglio vita lavorativa e familiare.

La seconda svolta interessa invece la scuola primaria: da quest’anno scolastico entra in vigore il tempo pieno, con 40 ore distribuite su cinque giorni. Particolare attenzione è stata riservata al pranzo, considerato parte integrante dell’orario nella classe prima, dove tutte le famiglie hanno aderito al progetto. Non solo lezioni, dunque, ma anche socializzazione e autonomia durante la mensa. A ciò si aggiungono gli interventi di adeguamento sismico e termico dell’edificio, che garantiscono sicurezza ed efficienza energetica. Due scelte che raccontano una visione: la scuola come bene comune, leva di crescita per i bambini e motore di sviluppo per l’intero territorio.

Barbara Guarini

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