La pensione ora te la compri: € 900 per poter lasciare subito il lavoro | La riforma è ufficiale

Pagare per avere la pensione (web) - Valsusanews.it

Pagare per avere la pensione (web) - Valsusanews.it

Immaginate di poter accorciare di anni il vostro percorso professionale, raggiungere prima la pensione e dire addio al burnout con una spesa irrisoria.

Per migliaia di lavoratori della scuola, questo scenario da sogno potrebbe presto diventare realtà.

Una proposta legislativa, già depositata in Parlamento, mira a trasformare un costoso privilegio in un diritto concreto per tutti.

La misura ha un impatto così rivoluzionario da ridurre un investimento pluridecennale a una cifra pari a pochi mesi di stipendio.

Questo cambiamento non solo allevia il peso di un sistema previdenziale complesso, ma promette anche di ringiovanire interi comparti pubblici.

Un ponte d’oro verso la pensione anticipata

Il Disegno di Legge 1413/2025, promosso dalla senatrice di Fratelli d’Italia Carmela Bucalo, è stato concepito per abbattere le barriere economiche che ostacolano il riscatto della laurea per il personale di scuola e ricerca. Questa iniziativa nasce come risposta al crescente fenomeno del burnout nel settore dell’istruzione, raccogliendo l’impulso dell’Anief che ha promosso una petizione popolare con quasi 120.000 firme. Il provvedimento promette di trasformare il costoso riscatto da un lusso per pochi in un’opportunità concreta per un’ampia platea di 1,2 milioni di lavoratori, inclusi docenti, dirigenti, personale ATA e ricercatori. L’obiettivo è chiaro: riconoscere il valore formativo del percorso universitario anche ai fini contributivi, consentendo di lasciare la cattedra a 60 anni anziché prolungare il servizio.

Il cuore della riforma risiede in un’unica, cruciale modifica legislativa: l’applicazione di un’aliquota agevolata del 5% sul calcolo del riscatto. Attualmente, riscattare un quinquennio accademico comporta un costo proibitivo, spesso superiore ai 30.000 euro, rendendo lo strumento inaccessibile alla maggioranza. Con l’introduzione del nuovo meccanismo del 5%, riscattare una laurea magistrale quinquennale richiederebbe un investimento complessivo di soli 4.500 euro. Questo calcolo rivoluziona l’accesso alla pensione anticipata: gli uomini potrebbero lasciare il servizio dopo 37 anni di contributi, mentre le donne dopo 36, con l’obiettivo di uscire a 60 anni.

Riscatto laurea (web) - Valsusanews.it
Riscatto laurea per pensione anticipata (web) – Valsusanews.it

Un gran sollievo

Il disegno di legge, sebbene composto da un solo articolo, è denso di significato. La sua approvazione modifica l’articolo 2 del decreto legislativo 184/1997, riducendo l’aliquota di computo al 5%. L’iter parlamentare è già avviato: come anticipato dalla senatrice Bucalo, seguirà una fase di audizioni con sindacati e associazioni che precederà l’analisi degli emendamenti e il confronto tecnico con i Ministeri interessati. La misura mira non solo a sostenere chi è già in ruolo, ma anche a estendere il riscatto agevolato al personale con contratto a tempo determinato e persino a coloro che si trovano momentaneamente senza lavoro, includendo la vasta platea dei precari della scuola.

L’iniziativa si inserisce in un contesto sociale allarmante: indagini recenti rivelano che quasi un insegnante su due soffre di burnout, con il 35% dei docenti che vorrebbe abbandonare la professione. Facilitando l’accesso alla pensione, il provvedimento offre una via d’uscita a chi è esausto, ma mira anche a stimolare un essenziale ricambio generazionale. Consentire l’uscita anticipata non solo abbassa l’età media del personale scolastico e universitario, ma apre anche spazi per nuove assunzioni, infondendo nuova linfa e motivazione in un comparto fondamentale per il Paese.