Camion bloccato (Canva) Valsusanews.it
Un incidente a pochi chilometri dal traforo del Frejus ha provocato blocchi e code chilometriche. Ecco come si è evoluta la situazione.
Cosa accade quando un collegamento internazionale fondamentale si interrompe improvvisamente? Le conseguenze possono essere immediate e pesanti, soprattutto per chi viaggia per lavoro o trasporta merci.
È quanto successo oggi al traforo del Frejus, infrastruttura strategica che unisce Italia e Francia.
Dalla mattina si sono registrati blocchi, code e deviazioni forzate. La viabilità alpina ha mostrato la sua fragilità, messa a dura prova da un imprevisto che ha bloccato l’arteria per ore.
Ma cosa è accaduto e quali misure sono state adottate per riportare la situazione alla normalità? Ecco i fatti.
Il traforo del Frejus rappresenta un corridoio essenziale tra Bardonecchia e Modane, utilizzato ogni giorno da auto, pendolari e mezzi pesanti. Una chiusura, anche temporanea, comporta inevitabilmente gravi disagi e rallentamenti. A complicare il quadro, la contemporanea indisponibilità del traforo del Monte Bianco, che ha escluso qualsiasi deviazione rapida per i tir. I camion sono stati obbligati a soste forzate o lunghi percorsi alternativi, mentre le auto, pur autorizzate a transitare, hanno dovuto affrontare code di oltre un chilometro.
Il blocco odierno ha dimostrato quanto possa bastare un singolo episodio per rallentare la mobilità transalpina, con effetti a catena su viaggiatori, imprese e logistica internazionale. In poche ore, la situazione ha trasformato un normale giorno di transito in un vero banco di prova per la gestione del traffico alpino.
La causa dei disagi è stata un tamponamento a catena avvenuto a Fourneaux, sul versante francese della strada che porta al traforo. Coinvolti diversi tir diretti verso l’Italia: quattro persone sono rimaste ferite, una delle quali in gravi condizioni. Le autorità francesi hanno immediatamente chiuso gli accessi, imponendo lo stop totale ai veicoli verso l’Italia e vietando il passaggio dei mezzi pesanti in direzione opposta. I camion sono stati stoccati a Salbertrand, nell’area predisposta, mentre le auto hanno potuto transitare con rallentamenti.
Dopo circa cinque ore di stop, nel primo pomeriggio la viabilità è stata ripristinata e il traforo riaperto in entrambe le direzioni. Le code si sono progressivamente smaltite, restituendo fluidità al traffico. L’incidente ha, però, evidenziato ancora una volta la vulnerabilità di infrastrutture cruciali, sulle quali grava gran parte del traffico internazionale. Ma anche l’efficacia dell’azione congiunta degli interventi che hanno permesso di ristabilite la sicurezza e la viabilità nei tempi più brevi possibili.
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