“Hai lasciato i tuoi figli ai nonni” e ti licenziano: la nuova legge ha dell’incredibile | Ecco cosa cambia adesso

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Se lasci i tuoi figli ai nonni puoi rischiare il licenziamento: ecco la nuova legge che ha dell’incredibile, tutti i dettagli

Nella nuova società moderna, si da molta importanza ad argomenti di attualità che, nella maggior parte dei casi, possono agevolarci e non farci rischiare conseguenze legali o conseguenze che possono far riferimento alla nostra vita privata o lavorativa. In questo articolo, infatti, abbiamo deciso di parlarvi di una nuova legge che preoccupa tutti e riguarda quello che sta cambiando circa un argomento molto delicato: andiamo a vedere di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità della vicenda.

Oggigiorno, la famiglia diventa sempre un tassello in più per la nostra vita quotidiana, tanto che si ha sempre possibilità di vivere a pieno la nostra vita proprio con l’aiuto di bonus e agevolazioni per non avere problemi economici, visto il rincaro dei prezzi che si fa sentire.

Per questo, infatti, abbiamo sempre affrontato la questione lavorativa e la nuova legge che riguarda proprio i tuoi figli e la gestione di essi. Le cose stanno cambiando notevolmente e, se non informato, potresti addirittura perdere il tuo posto di lavoro. 

Proprio per questo ci siamo noi e approfondiamo la nuova legge che potrebbe essere d’aiuto per te: ecco tutti i dettagli e le curiosità che fanno al caso tuo.

Congedo parentale, la novità da conoscere: ecco i dettagli

In molti hanno sempre pensato che quando parliamo di congedo parentale si faccia riferimento ad una vacanza retribuita; è bene dirvi che non è affatto corretto. Infatti, la Corte di Cassazione ha stabilito con chiarezza che chi sfrutta questi giorni per lavorare altrove invece di occuparsi dei figli, sta commettendo un gravissimo errore punito con il licenziamento per giusta causa.

La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24922 del 9 settembre 2025 ha meso in chiaro il concetto di congedo parentale. Infatti, i giudici hanno ribadito con fermezza che questo istituto, disciplinato dall’art. 32 D.lgs. n. 151/2001, non rappresenta affatto un “periodo libero” con cui il lavoratore può gestire i propri comodi. La Cassazione ha chiarito che qualsiasi attività lavorativa svolta durante il congedo parentale costituisce un “abuso del diritto”.

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Congedo parentale e chiarimento della Corte di Cassazione

Visto gli innumerevoli casi che si sono susseguiti negli anni, la Corte di Cassazione già nel 2018 aveva stabilito che l’uso del congedo parentale per lavorare altrove costituisce un abuso del diritto tale da giustificare il licenziamento del dipendente.

Inoltre, bisogna dire che “l’aiuto esterno di altre persone, siano esse familiari come i nonni o estranee come le baby-sitter, non può mai sostituire il valore affettivo e relazionale che giustifica tanto il sacrificio organizzativo imposto al datore di lavoro” così come spiega Brocardi.