Cronaca

Grave incidente: arrampicatore con frattura scomposta salvato dal Soccorso Alpino di Bussoleno

Intervento complesso nella falesia di Caprie: un arrampicatore gravemente ferito è stato tratto in salvo dal Soccorso Alpino di Bussoleno.

Un pomeriggio di sport e libertà sulla roccia si è trasformato in un drammatico incidente nella falesia di Caprie.

Un arrampicatore, ben equipaggiato e con esperienza, ha perso l’appiglio durante una scalata, precipitando per alcuni metri.

La caduta gli ha provocato una frattura scomposta alla caviglia, rendendo impossibile ogni movimento.

Da quel momento è iniziata una corsa contro il tempo: un’operazione complessa che ha messo in luce la professionalità e il coraggio del Soccorso Alpino di Bussoleno.

Un intervento tecnico tra le pareti della Valsusa

Il dramma si è consumato mercoledì 8 ottobre, quando l’uomo è scivolato durante una fase di arrampicata nella falesia di Caprie, in Valsusa. L’impatto al suolo gli ha provocato una frattura scomposta alla caviglia, una delle lesioni più dolorose e difficili da gestire in ambiente verticale. L’allarme, lanciato immediatamente dai compagni di cordata, ha attivato la Stazione di Bussoleno del Soccorso Alpino e Speleologico Piemonte. Data la posizione impervia del ferito, la squadra di soccorso ha dovuto pianificare un’operazione delicata e ad alto rischio, con tre tecnici specializzati e un sanitario in quota.

Raggiunto l’infortunato, i soccorritori hanno prestato le prime cure direttamente sulla parete, stabilizzando la gamba e immobilizzando la frattura. L’intervento, reso ancora più complesso dalla conformazione del terreno e dalla necessità di muoversi in verticale, ha richiesto coordinazione, competenza e un’attenta gestione del tempo.

Elisoccorso in volo (Canva) Valsusanews.it

L’efficienza del Soccorso Alpino di Bussoleno

La seconda fase dell’operazione ha visto il recupero dell’uomo con manovre alpinistiche e speleologiche per calarlo in sicurezza fino alla base della parete. Qui, ad attenderlo, c’era l’equipe sanitaria del 118 con un’ambulanza medicalizzata per il trasporto immediato in ospedale. L’intervento si è concluso con successo grazie alla perfetta sinergia tra il Soccorso Alpino e il personale sanitario, un modello di efficienza e collaborazione che spesso fa la differenza in situazioni di emergenza.

Questo episodio conferma ancora una volta l’importanza della presenza del CNSAS nelle aree montane e rocciose del Piemonte, dove ogni minuto può risultare decisivo. L’impegno e la preparazione dei soccorritori rappresentano una garanzia per chi pratica attività outdoor, ricordando che la montagna, pur affascinante, richiede sempre rispetto, prudenza e consapevolezza dei propri limiti. L’intervento a Caprie ricorda quanto sia essenziale affidarsi a soccorritori esperti e affrontare la montagna con prudenza, equipaggiamento adeguato e consapevolezza dei rischi, per tornare sempre in sicurezza.

Barbara Guarini

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