Giaveno, due cani trovati morti nei boschi: chiusi in sacchi dell’immondizia

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Auto Carabinieri (Instagram) Valsusanews.it

Macabra scoperta nei boschi di Giaveno: due cani rinvenuti senza vita dentro sacchi dell’immondizia. Indagini in corso.

Un episodio di crudeltà inaudita ha sconvolto la comunità di Giaveno.

In un pomeriggio di quiete autunnale, tra gli alberi di borgata Colpastore, una donna ha scoperto due cani chiusi in sacchi dell’immondizia e abbandonati tra la vegetazione.

Un’immagine che ha lasciato senza parole i residenti, scatenando un’ondata di rabbia e indignazione. Ora si cerca di capire chi possa aver compiuto un atto tanto disumano.

Le indagini sono in corso, con l’Istituto Zooprofilattico di Torino impegnato negli accertamenti.

Orrore nei boschi di Giaveno

La scoperta è avvenuta nel pomeriggio di domenica 2 novembre, in una zona isolata nei pressi di borgata Colpastore. I corpi senza vita di due cani giacevano all’interno di sacchi dell’immondizia, nascosti tra la vegetazione. A trovarli è stata una donna di passaggio, che ha immediatamente allertato i Carabinieri della locale stazione.

Gli agenti, intervenuti sul posto, hanno avviato i rilievi e informato l’Istituto Zooprofilattico di Torino per gli esami necessari a stabilire le cause della morte e l’eventuale presenza di segni di violenza.

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Auto carabinieri (Instagram) Valsusanews.it

Indignazione e appello ai cittadini

La notizia ha scosso profondamente la cittadinanza. Sui social, numerosi utenti hanno espresso solidarietà e rabbia per l’accaduto, definendo il gesto “vile” e “disumano”. La donna che ha fatto la scoperta ha condiviso un appello pubblico, chiedendo collaborazione a chiunque abbia notato movimenti sospetti nella zona nei giorni precedenti. Anche i militari dell’Arma hanno invitato la popolazione a fornire informazioni utili, nella speranza di individuare il responsabile di un atto che ha ferito la sensibilità di un’intera comunità. Le indagini proseguono nel massimo riserbo, ma a Giaveno cresce la richiesta di maggiore vigilanza e pene più severe contro i maltrattamenti sugli animali. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla tutela dei diritti degli animali e sull’importanza di una cultura del rispetto, affinché simili atrocità non si ripetano più.

L’episodio di Giaveno riaccende un tema cruciale: la necessità di rafforzare la tutela degli animali e la cultura del rispetto. In molti chiedono pene più severe per chi si macchia di crudeltà verso gli esseri viventi, insieme a controlli capillari nelle aree rurali e boschive. Le associazioni animaliste locali si sono già mobilitate per promuovere iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e campagne di prevenzione. L’obiettivo è trasformare l’indignazione collettiva in azione concreta, spingendo istituzioni e cittadini a collaborare per costruire una comunità più attenta, solidale e pronta a reagire contro ogni forma di violenza e abbandono.