FURTO BANCOMAT nel mirino: smascherato il ladro del nuovo metodo “marmotta”

Furto sportelli bancomat

Furto sportelli bancomat (Canva) valsusanews.it

Sembra una marmotta, ma in realtà si tratta di un metodo esplosivo per furto agli sportelli bancomat.

Un ordigno artigianale, un colpo studiato nei dettagli e la rapidità dell’azione ai Bancomat.

Dietro un suono curioso, che ricorda il fischio di una marmotta, si cela una tecnica criminale.

Un metodo che capace di creare grossi problemi sottraendo denaro in pochi istanti agli sportelli ATM.

Ma cosa si nasconde davvero dietro questa modalità di furto che ha seminato allarme in Piemonte negli ultimi mesi?

Il metodo della “marmotta” e la strategia dei colpi

Quando si parla di furti ai danni degli sportelli bancomat, il termine “marmotta” non è nuovo agli inquirenti. Si tratta di un manufatto esplosivo artigianale, azionato con una semplice batteria d’auto, che inserito nell’erogatore di banconote provoca una deflagrazione capace di aprire la cassaforte interna. Il soprannome deriva dal fischio che precede l’esplosione, simile a quello dell’animale alpino.

Questa tecnica, tanto ingegnosa quanto distruttiva, è stata impiegata in più episodi registrati tra il 2023 e il 2024 nella provincia di Torino. I colpi, organizzati con precisione quasi militare, prevedevano l’utilizzo di auto rubate e una pianificazione attenta dei movimenti. I danni non si limitavano solo alla perdita di denaro: sportelli devastati, edifici danneggiati e comunità locali destabilizzate erano il lascito di ogni azione criminale.

Furto bancomat
Furto bancomat (Canva) Valsusanews.it

L’indagine e l’arresto del presunto autore

Le indagini, coordinate dalla Procura di Ivrea e condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torino, hanno preso avvio da un episodio avvenuto a Castagneto Po il 24 gennaio 2024, quando lo sportello ATM delle Poste Italiane fu colpito con il metodo della marmotta. Attraverso servizi di osservazione, strumenti tecnici e una ricostruzione dettagliata degli spostamenti, gli investigatori sono riusciti a individuare un sospettato. Nella mattinata del 31 luglio è stata eseguita una misura cautelare in carcere nei confronti di un italiano di 48 anni, ritenuto gravemente indiziato di diversi furti ai danni di ATM.

Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcere di Ivrea. Va ricordato che il provvedimento è stato emesso nella fase delle indagini preliminari e, di conseguenza, l’indagato gode ancora della presunzione di innocenza. L’operazione conferma l’attenzione costante delle forze dell’ordine nella lotta ai reati predatori e rappresenta un segnale importante per la sicurezza dei territori colpiti. Le indagini proseguono per verificare eventuali altri collegamenti con episodi analoghi e individuare possibili complici.