Comunicato ufficiale INPS: bloccati i pagamenti di novembre: “Il 1 non riceverete nessun accredito” | Ecco cosa sta succedendo

Inps Novembre (canva) - Valsusanews.it

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Un allarme inatteso sta turbando milioni di pensionati italiani, facendoli preoccupare circa l’arrivo dell’assegno mensile dell’INPS.

Le notizie che circolano nelle ultime ore hanno generato confusione e preoccupazione, spingendo molti a chiedersi cosa stia realmente accadendo.

La data del 1° novembre, da sempre attesa come giorno cruciale per l’accredito, quest’anno sembra portare con sé un’amara sorpresa.

Se anche voi siete in attesa della vostra pensione, preparatevi a un cambiamento significativo nel calendario abituale.

C’è un motivo ben preciso dietro a questo slittamento e, soprattutto, a quelle che sembrano essere trattenute inattese: facciamo chiarezza su date e importi.

Quando arriva l’assegno?

A differenza del consueto accredito, fissato per il primo giorno del mese, il calendario per il pagamento delle pensioni di novembre subirà una variazione significativa. La data da segnare è lunedì 3 novembre, giorno in cui scatterà l’accredito sia per chi riceve il versamento sul conto corrente bancario, sia per coloro che hanno scelto di ritirare l’assegno presso l’ufficio postale. L’unica eccezione a questo slittamento potrebbe riguardare i correntisti di BancoPosta, i quali potrebbero vedere un anticipo a sabato 1° novembre, in virtù della festa di Ognissanti. È bene dunque non allarmarsi: il “blocco” del 1° non è un’interruzione, ma un semplice slittamento dovuto al giorno festivo. Oltre allo slittamento della data, un altro elemento merita attenzione e riguarda le possibili trattenute sul prossimo cedolino. Dall’importo della pensione, infatti, andranno sottratte le prestazioni fiscalmente imponibili, tra cui l’Irpef mensile e, soprattutto, le addizionali regionali e comunali relative al 2024. Novembre è l’ultimo mese in cui è previsto il recupero di queste imposte locali, che sono state spalmate nell’arco di 11 rate, da gennaio a novembre.

Parallelamente, giunge quasi a conclusione anche il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel 2024. Tale conteggio riguarda i pensionati che durante lo scorso anno hanno avuto ritenute inferiori al dovuto su base annua, con l’INPS che recupera le differenze. Per i pensionati con un importo annuo inferiore a 18mila euro e un debito da ricalcolo superiore a 100 euro, la rateazione si estende proprio fino alla mensilità di novembre. Novembre segna anche la conclusione del recupero delle indennità di 200 e 150 euro, i bonus “una tantum” erogati tra il 2022 e il 2023. Per le indennità non dovute, riscontrate sui redditi a consuntivo, la procedura di recupero, che è partita con un primo prelievo di 50 euro, si concluderà definitivamente il mese prossimo.

Pensione a 60 anni
Pensione a 60 anni se paghi subito (Pixabay) Valsusanews.it

Come consultare il cedolino di novembre

Per avere un quadro completo delle operazioni e degli importi, è fondamentale consultare il cedolino della pensione di novembre. Questo sarà reso disponibile sul portale INPS, all’interno dell’area riservata MyInps, scaricabile in formato PDF. È importante ricordare che il documento di novembre conterrà in chiaro non solo l’importo mensile, ma anche altro.

Ad esempio sarà possibile visualizzare anche tutti i rimborsi fiscali, le trattenute, i conguagli e gli eventuali arretrati riconosciuti nell’ultima fase dell’anno. Verificare il cedolino è il modo più rapido per comprendere l’esatto importo che verrà accreditato o riscosso a partire dal 3 novembre.