Sequestro animali domestici (Carabinieri Forestali) Valsusanews.it
Carabinieri Forestali e Asl To3 scoprono a Coazze animali in condizioni drammatiche: scatta il sequestro e la denuncia alla proprietaria.
Un intervento congiunto dei Carabinieri Forestali di Giaveno e del servizio veterinario dell’Asl To3 ha portato alla luce una vicenda di grave maltrattamento sugli animali domestici.
All’interno dei locali di un’abitazione, due cani e sette gatti vivevano in ambienti privi di igiene e luce, privati di cibo e acqua in modo continuativo.
Una situazione che ha richiesto un sequestro immediato e l’avvio di un procedimento penale nei confronti della proprietaria.
La vicenda ha scosso gli abitanti del paese e ha riportato alla luce l’importanza dei controlli serrati. Ecco cosa è successo.
I militari, intervenuti in seguito a segnalazioni, hanno trovato i due cani chiusi in stanze buie e maleodoranti. L’unica finestra disponibile era stata sbarrata, impedendo un adeguato ricambio d’aria. Sul pavimento, accumuli di escrementi e materiali taglienti rappresentavano un ulteriore pericolo. Entrambi gli animali mostravano segni evidenti di denutrizione e debolezza, privi di un giaciglio e senza acqua a disposizione.
Non migliori le condizioni dei sette gatti, rinchiusi in locali altrettanto degradati. L’ambiente era invaso da rifiuti, resti di sacchetti di crocchette e attrezzi vari. In una sola stanza era presente un recipiente d’acqua, ma completamente assente era il cibo. L’assenza di luce naturale e di pulizia aggravava ulteriormente lo stato di sofferenza degli animali.
Di fronte a un quadro così compromesso, gli operatori hanno disposto il sequestro penale immediato. Cani e gatti sono stati trasferiti in una struttura dell’ENPA, dove riceveranno cure veterinarie e un percorso di riabilitazione. L’intervento ha messo in evidenza come la detenzione in condizioni incompatibili con la natura degli animali costituisca reato ai sensi della normativa vigente. La proprietaria, una donna di circa 50 anni residente nell’abitazione, è stata denunciata.
Sarà chiamata a rispondere davanti all’autorità giudiziaria per maltrattamento, un’accusa che può comportare pene significative e, in caso di condanna, l’interdizione dalla detenzione di altri animali. Il sequestro a Coazze riporta l’attenzione sull’importanza dei controlli e delle segnalazioni dei cittadini, fondamentali per contrastare episodi di maltrattamento. Le indagini proseguiranno per accertare eventuali responsabilità ulteriori, mentre gli animali iniziano un percorso di recupero lontano dalle sofferenze subite. Si cercheranno, in seguito, famiglie disposte ad adottarli donandogli la sicurezza e l’amore che non hanno mai conosciuto. Le persone interessate possono rivolgersi all’ENPA per chiedere maggiori informazioni.
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