Altro che pensione: lavorando ancora un solo anno ti ritrovi 12.000€ in più sul conto | Il regalo di Giorgetti per chi fa l’ultimo sforzo

Bonus Giorgetti (web) - Valsusanews.it

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C’è una decisione che potrebbe cambiarti la vita, e non solo per il prossimo anno. Un piccolo sforzo in più potrebbe trasformarsi in un’incredibile ricompensa economica.

Non stiamo parlando di una vincita alla lotteria o di un’eredità inaspettata.

Si tratta di una scelta che, a determinate condizioni, ti permette di mettere da parte una somma considerevole senza rinunciare ai tuoi diritti.

Un’occasione per far quadrare i conti o per togliersi un piccolo sfizio, senza pesare sulle tue future finanze.

L’opportunità è reale e a portata di mano: basta sapere come coglierla.

Un tesoretto in busta paga

Tra poche settimane, i primi lavoratori potranno toccare con mano un beneficio inatteso: il bonus Giorgetti. Questo “regalo” è rivolto a dipendenti privati e pubblici che, pur avendo già maturato i requisiti per la pensione, decidono di restare al lavoro. Nello specifico, si tratta di chi entro il 31 dicembre di quest’anno potrebbe andare in pensione con Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) o con la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne). La logica è semplice ma efficace: chi aderisce smette di versare la propria parte di contributi previdenziali, pari al 9,19% dello stipendio lordo, e si tiene quella cifra in busta paga. Il tutto, esente da tasse.

L’effetto sulle finanze è immediato e significativo. Per fare un esempio concreto, un lavoratore con uno stipendio lordo di 2.500 euro al mese riceverà un incremento di quasi 230 euro, che in un anno si traducono in oltre 2.700 euro extra. Per chi ha una busta paga di 3.000 euro, l’aumento è di 275,70 euro, per un totale annuo di più di 3.300 euro. Prolungando questo beneficio per qualche anno, si può arrivare a cifre notevoli. Si tratta di un’alternativa particolarmente allettante per chi ha come unica opzione Quota 103, che comporta un ricalcolo al ribasso dell’assegno pensionistico.

Bonus Giorgetti (web) - Valsusanews.it
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A chi conviene e quali sono i rischi

L’incentivo dura fino a quando non si raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia, ovvero i 67 anni di età, o fino a quando non si decide di rinunciare al bonus per andare in pensione. Il rovescio della medaglia, però, è che i soldi trattenuti in busta paga non vengono versati come contributi. Sebbene il datore di lavoro continui a versare la sua parte, il mancato versamento del 9,19% dello stipendio lordo ridurrà il montante contributivo. Di conseguenza, l’assegno della pensione futura risulterà più basso.

È un sacrificio che va valutato: chi decide di avere uno stipendio più alto per un periodo prolungato, ad esempio per cinque o sei anni, potrebbe ritrovarsi con un assegno pensionistico ridotto per i successivi vent’anni. Per capire l’esatto impatto, è consigliabile consultare un commercialista o un esperto del settore. Tuttavia, per chi ha esigenze economiche immediate o per chi ha una pensione già elevata, il bonus potrebbe essere una soluzione vantaggiosa, offrendo un incremento tangibile nel breve e medio termine senza impatti devastanti a lungo termine.