Altro che a Napoli, la migliore pizza la mangi proprio così | Decine di condimenti diversi, è lei la più buona

Pizza (web) - Valsusanews.it
Quando si parla di pizza, il pensiero corre immediatamente alla tradizione napoletana, al forno a legna e agli ingredienti freschissimi.
Ma cosa succederebbe se la vera eccellenza non si trovasse dietro un bancone, bensì nel banco frigo del vostro supermercato?
Il mercato della pizza, infatti, è stato rivoluzionato da un prodotto pratico, veloce e incredibilmente vario.
Siamo in un’era in cui la qualità non è più solo una questione di chilometro zero, ma di ricerca e innovazione.
Preparatevi a riconsiderare le vostre abitudini: la migliore pizza d’Italia è pronta per essere infornata, e non è quella che pensate.
Uno studio sulla pizza
La pizza surgelata è diventata un alimento di larghissimo consumo in Italia, un vero e proprio salvavita per milioni di famiglie. La sua forza sta nella velocità: si prepara in pochi minuti, offrendo una varietà di gusti e formati che spaziano dal disco tondo classico alle versioni rettangolari, passando per le pizze biologiche, vegane o con farine speciali come kamut e integrale. Per rispondere alla domanda su quale sia la migliore in termini di qualità e rapporto col prezzo, l’associazione Altroconsumo ha analizzato 155 prodotti diversi. L’offerta, infatti, si è ampliata con condimenti gourmet, salumi selezionati e verdure grigliate, sintomo di un’attenzione crescente alla qualità anche nel settore dei surgelati.
Per stilare una classifica oggettiva, Altroconsumo ha assegnato un punteggio da 0 a 100 basato su un algoritmo che tiene conto di diversi aspetti scientifici. La valutazione nutrizionale (che pesa il 30%) si basa sul sistema europeo Nutri-Score, che penalizza grassi saturi, zuccheri e sale. Un peso considerevole è dato anche agli additivi (15%) – in base al numero e alla sicurezza – e al grado di trasformazione (15%), penalizzando i prodotti ultra-processati. Un altro criterio importante è l’equilibrio dei nutrienti (25%), che analizza l’apporto energetico della porzione rispetto ai valori ideali per un pasto bilanciato, oltre alla presenza di verdura (10%).
La migliore in assoluto
La classifica generale ha riservato una grande sorpresa. Il punteggio più alto in assoluto, 72/100, se lo aggiudica la Italpizza La numero Uno marinara, un prodotto che supera perfino le versioni con condimenti più elaborati. A seguire, si piazzano bene l’Esselunga Bio pizza alle verdure con grano kamut (69) e la Findus La pizza rossa (67). L’analisi non si è fermata alla pizza tradizionale, ma ha incluso anche la Pinsa Romana, specialità laziale in netta crescita. Tra le pinse, la migliore risulta essere la Buitoni margherita (61). Per gli amanti della Margherita classica, la più quotata è la Smart Esselunga (65).
Non tutti i prodotti, però, hanno superato il severo giudizio dell’associazione. All’ultimo posto della classifica, con un punteggio di soli 19 e un giudizio di “molto scarso”, troviamo la pizza salsiccia e friarielli cotta in forno a legna di Italiamo (Lidl), che è risultata la peggiore in assoluto per l’elevato grado di trasformazione e i valori nutrizionali. Altre posizioni basse sono occupate dalle pizze ai quattro formaggi di Iper La Grande I ed Esselunga. È chiaro che, al di là dei criteri scientifici, de gustibus non disputandum est, ma la ricerca offre una guida preziosa per chi cerca un prodotto pratico senza rinunciare alla qualità nutrizionale.