ALLARME SANITARIO, 30.000 casi di contagio solo nella Regione | Rischio elevato di espansione su tutto il territorio

Medico con mascherina in primo piano

Contagio (pixabay) - valsusanews.it

SOS sanità, contagi alle stelle in questa Regione: 30.000 casi nel giro di pochissimo tempo. Potrebbe invadere tutto il Paese.

L’autunno porta con sé non solo le piogge e il freddo, che anticipano la stagione invernale seguente, ma anche i malanni e le influenze.

I raffreddori stagionali, che possono trasformarsi in tosse, febbre o peggio per chi è cagionevole di salute, sono all’ordine del giorno.

Per questo motivo, in molti (soprattutto anziani, bambini e deboli a livello sanitario) corrono a farsi il vaccino antinfluenzale.

A causa dei momenti di terrore della pandemia da Covid-19, vogliamo evitare qualsiasi forma di contagio pericolosa. Tuttavia, l’allarme è nuovamente scattato e in una precisa Regione d’Italia sono stati registrati più di 30.000 casi di contagio in poco tempo.

Un nuovo contagio

Quando si parla di malattie e di contagi, il panico prende il sopravvento e fa agire di conseguenza. Al via i disinfettanti per le mani, le mascherine, i guanti e si esce il meno possibile da casa. Questi metodi ci riportano alla mente gli anni bui della pandemia, che mai avremmo voluto rivivere. Purtroppo, però, una Regione italiana è in pericolo e l’allarme sanitario è scattato con estrema urgenza.

In questa zona dello Stivale sono stati registrati più di 30.000 contagi e le misure di sicurezza si sono immediatamente attivate. Tuttavia, questa malattia è altamente contagiosa e quindi è complicato riuscire a mettere in salvo chi è stato già a contatto con gli infetti. Una situazione spiacevole che ha gettato tutti nello sconforto, soprattutto perché riguarda l’alimentazione.

Mal di stomaco
Contagio (pixabay) – valsusanews.it

Misure preventive e soluzioni per abolire i malati

Secondo quanto si legge sul sito today.it, la Regione italiana focolaio di questa nuova epidemia è il Piemonte. Nel dettaglio, le zone colpite sono Alessandria e Asti (nell’allevamento del Monferrato). Qui sono stati registrati più di 30.000 casi di infezione tra le galline malate di aviaria e questo comporta una riduzione importante degli allevamenti di pollame.

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi ha affermato che stanno eseguendo tutte le procedure anticontagio e che le oltre 30.000 galline infette verranno abbattute. Prima, però, gli animali malati vengono sedati con un gas per evitare loro ulteriore dolore. Sempre Riboldi ha affermato che la situazione è monitorata 24 ore su 24, per evitare che i contagi si espandano in altre Regioni. Gli allevatori e i veterani che sono stati a contatto diretto con le galline malate verranno vaccinati e monitorati per 15 giorni.