“A fine mese facciamo i conti”, busta paga di novembre con una piacevole sorpresa | In arrivo gli aumenti

Aumento in busta paga (web) - Valsusamews.it

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Un sospiro di sollievo e un sorriso in più: è questa la reazione che molti lavoratori avranno aprendo il cedolino di questo mese.

Dopo un periodo di spese e rincari, l’arrivo dello stipendio di novembre porta con sé una notizia inattesa e molto positiva.

Non si tratta di un bonus generico, ma di un incremento che affonda le radici in qualcosa di diverso.

Le regole della retribuzione in Italia, infatti, riservano talvolta delle sorprese che incidono direttamente sul portafogli.

Scopriamo insieme cosa sta per succedere e chi saranno i beneficiari di questi “aumenti” benvenuti.

La busta paga lievita

Novembre si preannuncia un mese di bilanci, ma anche di inaspettate soddisfazioni economiche per milioni di dipendenti. Molti lavoratori italiani stanno per scoprire una cifra diversa e più sostanziosa nel proprio cedolino, un dettaglio che renderà il prossimo stipendio decisamente più gradito. La ragione di questo incremento è legata a specifiche ricorrenze del calendario, che, grazie alla normativa sul lavoro, si trasformano in un beneficio tangibile. Dimenticate i classici bonus: questa sorpresa è strutturale e garantita per legge. È ora di fare il conto alla rovescia per un finale di mese più sereno.

Nel mese di novembre 2025, infatti, i lavoratori italiani si trovano a confrontarsi con due date significative che hanno un impatto diretto sulla busta paga: la festa di Ognissanti del 1° novembre e la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre. Entrambe le ricorrenze generano effetti economici, ma in modo completamente diverso a seconda del tipo di contratto e se il lavoratore ha una retribuzione mensilizzata o oraria.

Chi può beneficiare di questa novità in busta paga (Fonte: Freepik)- www.valsusanews.it

Aumenti per tutti

Quest’anno, in particolare, il 1° novembre cade di sabato, giorno non lavorativo per molti, mentre il 4 novembre è un martedì. La festa di Ognissanti, essendo una festività nazionale, per i lavoratori retribuiti a ore prevede un compenso per “festività non goduta” anche se non si lavora. Se invece il lavoratore presta servizio in questo giorno, ha diritto alla paga oraria più la maggiorazione festiva prevista dal CCNL (generalmente tra il 30% e il 50%). Per i mensilizzati, invece, non è prevista alcuna voce aggiuntiva se il 1° novembre cade di sabato, giorno già di riposo. Diverso è il discorso per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: pur non essendo più un giorno festivo in senso lavorativo (la celebrazione è spostata alla prima domenica di novembre), essa rientra tra le ex festività o festività soppresse.

Per compensare la perdita di questo giorno festivo, il lavoratore ha diritto a un compenso aggiuntivo in busta paga. I dipendenti mensilizzati percepiscono un importo pari a 1/26 della retribuzione mensile, mentre i dipendenti orari ricevono una quota aggiuntiva pari a 1/6 dell’orario settimanale. Questa voce, generalmente identificata come “ex festività 4 novembre”, viene riconosciuta a tutti i lavoratori, a prescindere che svolgano o meno attività in quel giorno, e rappresenta la “piacevole sorpresa” in arrivo nel cedolino di novembre.