“Non avete alcun diritto di curarvi”, farmacie chiuse e farmaci introvabili | La salute degli italiani trattata come carta straccia
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Farmacie chiuse e farmaci introvabili, cosa sta succedendo e perché sta sorgendo questo pericolo: tutti i dettagli
Molto spesso succedono degli episodi che ci lasciano davvero senza parole e, tra questi vi è la possibilità di non poter usufruire più di alcuni tipi di farmaci poiché le farmacie risultano chiuse. In questo articolo ti spiegheremo in maniera approfondita cosa sta succedendo, quali sono i cambiamenti e a cosa fare particolare attenzione: andiamo a vedere insieme tutti i dettagli e le curiosità che possono salvarvi da eventuali problemi.
Negli anni, infatti abbiamo assistito ad un cambiamento radicale della società moderna e, così come sono cambiate le modalità di acquisto di alcuni servizi potremmo assistere anche ad un nuovo inizio per quanto riguarda le farmacie e i farmaci, visto che alcuni prodotti, ad oggi, vengono definiti introvabili.
Il cambiamento lascia tutti senza parole, soprattutto se gestito in maniera molto poco approfondita e banale, soprattutto per quanto riguarda un tema sempre più delicato come quello della salute.
Andiamo a vedere insieme cosa sta cambiando, quali sono tutti i dettagli e le curiosità di quello che stiamo per vivere insieme.
Farmaci e farmacie introvabili: tutti i dettagli e le curiosità
Le novità di questo mese di Novembre sono talmente tante ma, una in particolare, risalta ai nostri occhi e alle nostre recchie e riguarda il tema della salute, un tema delicato ma importantissimo. Infatti, l’Associazione dei farmacisti non titolari Conasfa ha deciso di scioperare per il giorno 6 novembre 2025 per il motivo legato ad un fenomeno di pagamento contributivo per l’impegno che i farmacisti e questa categoria ci mette tutti i giorni per dare il contributo alla salute di tutti i pazienti d’Italia.
Infatti, Conasfa in una nota sulla giornata di astensione di 24 ore indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs,, a sostegno del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) delle Farmacie private ha voluto fare una precisazione dichiarando: “Un contratto che non riconosce la professionalità e l’impegno alimenta un circolo vizioso”. Inoltre, l’Associazione dei Farmacisti ricorda: ” che “la trattativa con la controparte datoriale Federfarma si è interrotta, senza che venga riconosciuto un adeguato salario né una risposta normativa che tenga conto della professionalità sempre più ampliata dei Farmacisti dipendenti”.

Le parole che fanno riflettere
Sempre Conasfa ha sottolineato: “che se riflettiamo in chiave di teoria dei sistemi, ciò che è in gioco va ben oltre un incremento retributivo. Il Sistema farmacia interagisce con la Sanità pubblica, con la Comunità territoriale, con le famiglie. Quando il dipendente di farmacia è sottopagato, sovraccaricato, non sufficientemente valorizzato, s’indebolisce tutto il presidio”.
La nota, inoltre, conclude affermando che: “Il 6 novembre sarà un momento simbolico e concreto: una giornata in cui chi opera nelle Farmacie farà sentire la propria voce. Ma è anche l’inizio – di un percorso verso un contratto che restituisca dignità, motivazione e sostegno a chi, ogni giorno, opera a favore del benessere collettivo. In Conasfa crediamo che un professionista valorizzato sia una garanzia per la comunità. Siamo al fianco dei farmacisti dipendenti, convinti che questa mobilitazione sia un passo necessario verso un futuro più giusto, più umano e più efficace per la farmacia italiana”.
