Busta paga, a novembre € 385 in più: tredicesima in anticipo | Ecco a chi spetta l’aumento
Aumento stipendio di novembre (Canva) Valsusanews.it
Nella busta paga di novembre arrivano gli arretrati: straordinari, indennità e compensi aggiornati dopo il rinnovo contrattuale.
Una mensilità più pesante in arrivo per oltre 430.000 lavoratori, ma non tutti. Ecco chi avrà una buona sorpresa per questo mese di paga.
Nel cedolino di novembre, sarà finalmente applicato il rinnovo contrattuale. Questo include il pagamento degli arretrati relativi a straordinari, compensi di guardia e indennità di rischio.
Si tratta di un passo concreto che segue la firma del contratto avvenuta nei mesi scorsi, e che riconosce quanto dovuto a chi ogni giorno presta la sua professionalità per il bene del Paese.
Gli aumenti medi, stimati intorno ai 385 euro, saranno accreditati direttamente da NoiPA.
Arretrati, straordinari e nuove indennità: cosa cambia nella busta paga
Secondo le comunicazioni ufficiali, il pagamento di novembre includerà tutte le somme arretrate previste dal contratto in essere. Le voci principali riguardano il lavoro straordinario, ricalcolato sui nuovi valori economici; il compenso forfettario, aggiornato secondo le nuove tabelle.
Ma a anche l’indennità di rischio per gli operatori specializzati, riconosciuta in modo retroattivo. Un adeguamento che integra quanto già erogato con gli aumenti sugli stipendi base e che rappresenta una tappa cruciale nell’attuazione del piano retributivo di un particolare comparto di lavoratori.

Un contratto in evoluzione: cosa manca ancora all’attuazione completa
Il Ministero della Difesa, attraverso NoiPA, sta completando l’inserimento delle nuove voci retributive sulla piattaforma gestionale, fase necessaria per la piena applicazione del contratto. Tuttavia, alcuni passaggi restano in sospeso: in particolare, i decreti attuativi che devono regolare la ripartizione dei fondi per straordinari e indennità tra dirigenti e personale contrattualizzato. Anche il Fesi (Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali), che garantisce un importo medio di circa 30 euro lordi per militare, è ancora in attesa dell’autorizzazione finale. Situazione analoga per la dirigenza militare, il cui contratto firmato nell’agosto 2024, non ha ancora ricevuto il D.P.R. attuativo necessario ai pagamenti. Con le liquidazioni di novembre, il comparto Difesa fa un deciso passo avanti verso il riconoscimento economico di professionalità complesse e rischiose.
Ma le novità non finiscono qui. Dal 1° gennaio 2025 saranno operative ulteriori indennità accessorie per ruoli specialistici: maggiorazioni per equipaggi di volo, personale cinofilo, operatori PSYOPS e Battaglione mezzi mobili campali. Il personale del Reggimento Genio Ferrovieri riceverà una nuova indennità mensile di 35 euro, mentre quella per gli artificieri è stata estesa anche agli operatori IEDD, impegnati nella bonifica di esplosivi. L’auspicio è che entro i primi mesi del 2026 vengano completate tutte le procedure mancanti, consentendo così una piena applicazione del contratto e una retribuzione finalmente allineata al valore del servizio prestato da chi tutela quotidianamente la sicurezza nazionale.
