SEMAFORO a prova di daltonico, da questo momento arriva la LUCE BIANCA | Ecco cosa devi fare se la vedi accesa

Semaforo bianco

Semaforo luce bianca (Pixabay) Valsusanews.it

Arriva il semaforo a luce bianca al semaforo: un’idea rivoluzionaria per la viabilità. Ecco cosa significa e cosa cambierà.

Da decenni i semafori regolano la nostra vita in strada con un linguaggio semplice e universale: rosso, giallo, verde.

Ma cosa accadrebbe se, all’improvviso, comparisse una quarta luce? Un nuovo colore, mai visto prima, destinato a cambiare il modo in cui intendiamo la circolazione?

Da qualche parte nel mondo qualcuno ha deciso che è giunto il momento di provarci.

E la proposta non viene da un artista visionario. Ma da una prestigiosa università americana convinta che il futuro della mobilità abbia bisogno di un tocco di bianco.

La quarta luce che cambierà la strada

Rosso, giallo e verde. Tre colori che da decenni scandiscono il ritmo delle nostre giornate, tra freni tirati e accelerazioni improvvise. Eppure, qualcosa di nuovo si prepara a entrare in questo codice universale: una quarta luce, bianca. Un’idea che incuriosisce, spiazza e fa discutere. Perché modificare un sistema che da oltre un secolo funziona? E soprattutto, a cosa dovrebbe servire?

La proposta nasce da un’esigenza precisa: adattare la segnaletica alle nuove tecnologie in arrivo sulle strade. Perché non si tratta di un semplice aggiornamento estetico, ma di un cambiamento pensato per convivere con un nuovo tipo di automobilista: quello che non esiste. O meglio, quello che non guida. Il futuro dei veicoli autonomi sta bussando ai semafori del mondo, e la luce bianca potrebbe essere la chiave per gestirlo in modo sicuro e intelligente.

Semaforo luce bianca
Semaforo luce bianca (Pixabay) Valsusanews.it

Cosa significa davvero la luce bianca al semaforo

L’idea è stata lanciata dalla North Carolina State University, uno dei centri di ricerca più avanzati sugli autoveicoli a guida autonoma. Secondo gli studiosi, aggiungere una luce bianca ai classici tre colori servirebbe a regolare la circolazione dei veicoli senza conducente, migliorando la fluidità del traffico e riducendo i ritardi. Quando la luce bianca sarà accesa, gli automobilisti dovranno semplicemente seguire il flusso delle auto autonome, che comunicheranno tra loro e con il sistema semaforico per coordinare i movimenti. In pratica, il bianco diventerebbe un segnale di “sincronizzazione”: i veicoli intelligenti si muoverebbero all’unisono, gestendo la priorità agli incroci e ottimizzando il passaggio di tutti.

I risultati dello studio sono sorprendenti. Anche con solo il 10% di auto autonome, i tempi di attesa scenderebbero del 3%. Con il 30%, i ritardi si ridurrebbero di oltre un terzo. E negli incroci più complessi, si stima un miglioramento fino al 94% nei tempi di percorrenza. I test inizieranno presto negli Stati Uniti, nelle città dove i robotaxi e le auto senza conducente sono già realtà. Se gli esperimenti avranno successo, potremmo presto vedere il bianco accendersi anche nei semafori europei, con l’obiettivo di ridurre traffico, incidenti e inquinamento. Per ora, il rosso resta il colore dello stop, il verde quello della libertà. Ma un giorno, forse, sarà il bianco a indicarci la via verso la mobilità del futuro.