Emergenza lupi, non uscite di casa: in Piemonte si chiede la massima allerta in queste ore | Già i primi attacchi agli umani

Emergenza lupi (web) - Valsusanews.it

Emergenza lupi (web) - Valsusanews.it

Un’ombra si allunga sulle valli del Piemonte, portando con sé un’inquietudine mai provata prima: è scattata l’emergenza lupi.

Non è la nebbia a velare le alture, ma la paura, che ora ha un nome e un volto spaventoso.

Le notti non sono più silenziose, ma piene di ululati che gelano il sangue e si avvicinano sempre di più alle case.

Gli abitanti del Piemonte si guardano intorno con apprensione, tra loro c’è chi ha già visto i segni di questa nuova e inarrestabile minaccia.

Le autorità chiedono la massima cautela, ma l’allarme è già scattato e i primi eventi sembrano confermare i timori più foschi.

Allarme rosso tra gli alpeggi

Le mandrie pascolano ancora tranquille sugli alpeggi, godendosi gli ultimi giorni di una stagione che volge al termine. Presto avrà inizio la transumanza di rientro, un rito antico che quest’anno è macchiato da una nuova e terrificante preoccupazione. Gli allevatori, da sempre abituati a vigilare, sono ora in uno stato di allerta permanente. La ragione è agghiacciante: uno di loro è stato attaccato da un lupo. Per l’Associazione Difesa Alpeggi Piemonte (Adialpi), questo episodio segna un punto di non ritorno, dimostrando che il lupo in questione è diventato pericoloso per l’uomo e va abbattuto, come previsto dalla successione di difesa.

I malgari sono esasperati, dopo anni di attacchi al bestiame, ora la situazione ha preso una piega drammatica, che mette a rischio anche la loro incolumità personale. L’Adialpi denuncia come la protezione del lupo sia stata recentemente declassata, ma precisa che la sua richiesta non è affatto un abbattimento indiscriminato. Chiede invece un piano di contenimento chiaro e deciso, mirato a gestire la popolazione di circa 1500 lupi stimata in Piemonte.

ememrgenza lupi (web) - Valsusanews.it
Emergenza lupi (web) – Valsusanews.it

I malgari chiedono misure drastiche

La proposta è di abbatterne inizialmente la metà e poi mantenere un contenimento annuo del 25% per bloccarne la crescita esponenziale. “Così sarebbe molto più facile gestirli”, spiega il presidente dell’associazione, Giovanni Dalmasso, “In Francia adottano questo provvedimento da anni e infatti tutta la Francia ha circa 1000 lupi in meno. In particolare, dei 1000 lupi tutti gli anni ne abbattono 200 e quindi riescono a gestire la situazione”.

I malgari, costretti a convivere con una minaccia sempre più imminente, si sentono abbandonati. I loro appelli per misure efficaci sembrano cadere nel vuoto, ma ora che i lupi hanno mostrato una pericolosità nuova e imprevedibile verso l’uomo, la speranza è che le autorità agiscano prima che sia troppo tardi. La sicurezza di intere comunità montane non può più essere messa in discussione.