Addio TARI, da gennaio puoi saltare il pagamento | Basta la DSU, il resto è automatico

Tari, tassa rifiuti (Depositphotos) Valsusanews.it
Una novità destinata a cambiare il peso della tassa rifiuti: dal 2026 scatterà uno sconto automatico per milioni di famiglie italiane.
La TARI rappresenta da anni una delle spese più indigeste per le famiglie italiane, un costo fisso che non conosce sconti stagionali.
Con l’arrivo di nuove misure governative, però, si apre uno spiraglio inatteso.
È davvero possibile alleggerire questa voce di bilancio senza lunghe pratiche o moduli complicati?
La risposta arriva da una novità che promette di ridurre sensibilmente il peso della tassa rifiuti.
La tassa che pesa sui bilanci domestici
Negli ultimi anni la gestione dei rifiuti urbani è diventata un costo sempre più gravoso. La TARI, tassa introdotta per coprire il servizio di raccolta e smaltimento, è cresciuta in molte città fino a rappresentare una spesa significativa per le famiglie. In un contesto di rincari generali, dalle bollette energetiche ai beni di prima necessità, anche questo tributo è diventato motivo di preoccupazione.
Molti nuclei, soprattutto quelli con redditi medio-bassi, si trovano a dover affrontare cifre che incidono in modo non trascurabile sul bilancio familiare. La possibilità di un taglio automatico, senza procedure complicate o lunghe attese, rappresenta dunque una prospettiva che desta curiosità e speranza. Il meccanismo alla base di questa novità si fonda su uno strumento già noto ai cittadini: l’ISEE.
Dal 2026 scatta il Bonus sociale TARI
Il Dpcm 24/2025, approvato da Arera, introduce ufficialmente il Bonus sociale TARI: uno sconto del 25% che verrà applicato direttamente in bolletta a partire dai primi mesi del 2026. La misura interesserà circa quattro milioni di famiglie con redditi bassi, alleggerendo una spesa domestica tra le più difficili da sostenere. Il beneficio sarà automatico: basterà presentare nel corso del 2025 la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), necessaria per ottenere l’attestazione Isee.
I dati verranno incrociati con i sistemi dell’Authority e, se sotto soglia, lo sconto verrà riconosciuto senza ulteriori richieste. Le soglie fissate sono di 9.530 euro di Isee, che salgono a 20mila per i nuclei con almeno quattro figli a carico. Questa misura si affianca ai bonus sociali già attivi su luce e gas, rafforzando il quadro di sostegni per i consumatori più vulnerabili. Secondo le stime di Arera, lo strumento garantirà un risparmio tangibile e rappresenta un passo verso un sistema tariffario più equo. Una notizia che trasforma una tassa percepita come inevitabile in un terreno di possibile sollievo per molte famiglie italiane. Per massimizzare i benefici conviene aggiornare puntualmente la DSU, verificare eventuali altre agevolazioni locali sulla TARI e monitorare le comunicazioni Arera, così da non perdere opportunità di risparmio aggiuntivo.